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 Notizie dalla Cava - anno 2011


3 gennaio
La Pia Unione della Madonna della Cava
sta con il Vescovo, Padre Giovanni Scanavino

Così recita un grande manifesto scritto a mano affisso la mattina di capodanno 2011 sulla facciata della piccola chiesa della Madonna della Cava


La mattina di capodanno è stato affisso sulla facciata del piccolo santuario della Madonna della Cava un grande manifesto che recita "La Pia Unione della Madonna della Cava sta con il Vescovo Padre Giovanni Scanavino".
La particolarità grafica del manifesto, scritto a mano, fa sì che da lontano si legga soltanto il messaggio breve e intenso "La Cava sta con Scanavino".

I fedeli della Madonna della Cava, riuniti nella pia unione che ne porta il nome, già nelle settimane passate avevano manifestato la volontà di rendere noto il proprio sostegno al Vescovo in questo momento così delicato per quello che tutti da subito hanno battezzato come "Il Vescovo del sorriso".
Al messaggio hanno dato la propria adesione anche diversi membri del direttivo della Associazione Culturale "La Cava e i Cavajoli" e parecchi soci.
Stesso apprezzamento anche da numerosi componenti del Gruppo di Preghiera di Padre Pio, che ha sede nella stessa chiesa; annunciando anche iniziative simili per i prossimi giorni.

La comunità cavajola è quindi serrata attorno al Vescovo diocesano, ricordando con affetto le numerose visite alla piccola chiesa e al quartiere, comprese le graditissime sorprese alla vigilia delle veste, per vedere i preparativi e la "chiesa che lavora", coi banchi spostati e le donne della Cava impegnate a pulire e riordinare.
Intanto continuano, presso la chiesa della Madonna della Cava, il sabato sera alle 21 le adorazioni eucaristiche in cui si prega anche per il Vescovo.

Forza Padre Giovanni!

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7 gennaio
La visita del
Vescovo, Padre Giovanni Scanavino, ai presepi della Cava

Nel pomeriggio di oggi il Vescovo Diocesano ha visitato il Presepe nel Pozzo e il piccolo santuario della Madonna della Cava rilasciando dichiarazioni di vivo apprezzamento

Ultimissimi giorni per visitare il 22° Presepe nel Pozzo e i tre presepi della chiesa della Madonna della Cava, che chiuderanno i battenti domenica prossima, 9 gennaio. Tra i visitatori eccellenti di questa edizione, dopo il Sindaco Concina la scorsa domenica, oggi è stata la volta del Vescovo di Orvieto-Todi, Monsignor Giovanni Scanavino che, al termine della visita ha dichiarato: "Il Presepe nel Pozzo mi sembra il frutto di una fede pensante. Molti cristiani non sono più abituati a pensare i misteri della fede e questo presepio ci fa capire che più pensiamo con sincerità e più scopriamo prospettive nuove. La collocazione della Madonna, con quel Magnificat cosmico che unisce l'inizio al tempo presente, è il messaggio più bello di speranza grande per chi crede e per chi sa leggere la storia con gli occhi della fede. Speranza che si ripete ogni sera in ogni chiesa con la recita del Magnificat e che sarebbe bellissimo si ripetesse anche in ogni casa. La scena conclusiva del Presepe nel Pozzo fa vedere come si possono superare le contraddizioni con la purezza di una mente che sa comprendere la speranza di Dio. Complimenti per l'indicazione di un metodo che dovrebbe caratterizzare il nostro pensare cristiano".
Il pomeriggio "cavajolo" del vescovo si è concluso con una breve visita alla chiesa della Madonna della Cava e con un saluto alla segretaria della Associazione Culturale "La Cava e i Cavajoli" e ad alcuni membri della Pia Unione della Madonna della Cava, che il giorno di capodanno ha affisso sulla facciata della chiesa un manifesto di sostegno per Padre Scanavino.

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13 gennaio
Candelora 2011 - il programma delle iniziative nella Chiesa della Madonna della Cava


Invochiamo la Vergine Maria nella Presentazione al Tempio di Gesù. Accogliamo il Signore che fa il suo ingresso nel mondo, disponendo i nostri cuori
Don Enrico Bartoccini


sabato 29 gennaio
alle 21 Adorazione Eucaristica di preparazione alla festa

martedì 1 febbraio - vigilia della festività
alle 17 Santo Rosario
alle 17,30 - Santa Messa, a seguire Adorazione Eucaristica con la partecipazione del Gruppo di Preghiera di Padre Pio

mercoledì 2 febbraio - Presentazione di Gesù al tempio
alle 11 Santa Messa della Candelora celebrata da S.E. Mons. Giovanni Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi, con la benedizione delle tradizionali candeline
alle 21 concerto "Serenata a Maria"
Cinzia Catalucci ... voce
Alain Niccolò Manieri ... violino
Sofia Fumi, Nadia Gialletti, Adriana Mazilu, Giulia Moretti e M° Riccardo Cambri ... pianoforte

giovedì 3 febbraio - festività di San Biagio
alle 17 Santo Rosario
alle 17,30 Santa Messa con la tradizionale benedizione della gola

Ecco le parole del Vescovo Scanavino per la serenata a Maria:
«Vogliamo imparare dall'offerta di Maria al tempio, a prendere la vita come un'offerta d'amore.
Tutto ci viene gratuitamente dal Signore e tutto dobbiamo "distribuire" con la stessa gratuità.
Solo così possiamo tutti i giorni della nostra vita cantare con gioia e con Maria il Magnificat, che tutto trasforma, anche la sorpresa del dolore
».

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4 febbraio
Il Gruppo di Preghiera di Padre Pio presso la Chiesa della Madonna della Cava


Riceviamo e pubblichiamo la relazione del capogruppo Giacomo Gusmano presentata all'incontro delle confraternite della diocesi di Orvieto-Todi indetta dal Vescovo Scanavino


Padre Pio, religioso figlio di san Francesco d'Assisi, nacque a Pietrelcina il 25 maggio 1887 e salì alla casa del Padre il 23 settembre 1968 a San Giovanni Rotondo. Papa Giovanni Paolo II lo proclamò prima Beato il 02 Maggio 1999 e poi Santo il 16 Giugno 2002. Il pensiero di Paolo VI espresso tre anni dopo la morte di San Pio da Pietrelcina presenta il nostro Santo Fondatore come "epifania dell'amore crocefisso" teso a donare la sua vita perché quanti andavano a lui possono ritrovare la gioia dell'incontro con l'amore di Dio che salva. "Guardate che fama abbia, che clientela mondiale ha adunato intorno a sé. Ma perché? Forse perché era un filosofo? Perché era un sapiente? Perché aveva mezzi a disposizione? Perché diceva la Messa umilmente, confessava dal mattino alla sera, ed era, difficile a dire, rappresentante stampato delle stimmate di nostro Signore. Era un uomo di preghiera e di sofferenza".

Padre Pio ha creato i Gruppi di Preghiera, sorti in vista dei bisogni spirituali per la realizzazione del Regno di Dio attraverso il ministero dell'intercessione. I Gruppi di Preghiera sintetizzano bene la parola pronunziata da Padre Pio nel giorno dell'inaugurazione di Casa Sollievo: "Luogo di preghiera e di scienza dove il genere umano si ritrovi in Cristo Crocefisso come un solo gregge con un sol pastore". I Gruppi di Preghiera, sorti per l'intuizione di Padre Pio da Pietrelcina in vista dei bisogni spirituali della nostra epoca, intendono cooperare alla realizzazione del Regno di Dio, secondo l'insegnamento di Gesù, che ha ripetutamente insistito sulla necessità della preghiera.

I Gruppi si propongono di seguire i principi generali della spiritualità francescana di Padre Pio:
- Adesione piena e incondizionata alla dottrina della Chiesa Cattolica, guidata dal Papa e dai Vescovi.
- Obbedienza al Papa e ai Vescovi, di cui è portavoce all'interno del Gruppo il Sacerdote Direttore Spirituale nominato dal Vescovo.
- Preghiera con la Chiesa, per la Chiesa e nella Chiesa, con la partecipazione attiva alla vita liturgica e seriamente vissuta come vertice dell'intima comunione con Dio.
- Riparazione mediante la partecipazione alle sofferenze di Cristo, secondo l'insegnamento di San Paolo.
- Carità fattiva ed operosa a sollievo dei sofferenti e dei bisognosi come attuazione pratica della carità verso Dio.

I Gruppi di Preghiera hanno nel particolare carisma di preghiera di Padre Pio come un dono testamentario da vivere e da costantemente sviluppare. Mentre, però, accolgono i contenuti essenziali dell'esperienza del Fondatore, fanno nella Chiesa e con la Chiesa un cammino spirituale lungo i percorsi della Storia. La famiglia spirituale scaturita dall'irradiazione del carisma di preghiera del Padre è tanto vasta da abbracciare ogni categoria di persone: sacerdoti, religiosi, laici, fedeli d'ogni età e condizione. In tal modo i Gruppi di Preghiera si mostrano come una sorgente, dalla quale si sviluppa un gran fiume. I Gruppi si muovono, alla luce dello Statuto, per realizzare una carità fattiva ed operosa a sollievo dei sofferenti e dei bisognosi come attuazione pratica dell'amore verso Dio. La preghiera, quando è esperienza autentica d'incontro con Dio, non è mai sterile e non si esaurisce nelle pratiche di pietà, anzi fiorisce in opere di carità verso il prossimo, l'assistenza ai malati, l'educazione della gioventù.

Il nostro gruppo di preghiera, il primo fondato nella città del Miracolo Eucaristico, è stato costituito il 04 Aprile 2006 com'è attestato dal diploma d'aggregazione ai gruppi internazionali pervenutoci da Casa Sollievo della Sofferenza. L'incontro di Preghiera si svolge nella chiesina del Santuario Mariano Madonna della Cava ogni primo martedì del mese alle ore 17.00 recitando il Santo Rosario, partecipando alla Santa Messa e all'Adorazione Eucaristica per pregare, meditare e ascoltare la parola di Dio.

Come da Statuto, durante il nostro incontro spirituale, sono raccomandate le seguenti intenzioni: la Chiesa, il Papa, i Vescovi, le Vocazioni Ecclesiastiche e Religiose, la santificazione del Clero, il fervore della vita cristiana, la conversione dei peccatori e degli atei, gli ammalati, specialmente gli incurabili. Cerchiamo di condurre, come buon pastore, più fedeli possibili alle funzioni religiose per poi proseguire nel portare la Parola di Dio nei luoghi di lavoro e d'aggregazione comunitaria. Abbiamo iniziato dapprima ad andare in pellegrinaggio annuale a San Giovanni Rotondo per rendere omaggio alla salma del nostro Santo fondatore e poi, oltre a tale appuntamento annuale per" ricaricarci le pile", a visitare quei santuari e quelle città dove è marcata in maniera molto forte la testimonianza di nostro Signore. Tali pellegrinaggi permettono che si saldi sempre di più la fratellanza fra noi perché aiutandoci l'un l'altro sia fisicamente sia spiritualmente ci sentiamo sempre di più figli di Cristo che sentono la necessità di dare Amore e di ricevere Amore.

Io sottoscritto ho la gran possibilità di distribuire l'Eucaristia ai fedeli e portarla ai malati : in quel momento è come se l'intero Gruppo di Preghiera si recasse a casa dell'amico per farlo partecipe dell'Unico pane e dell'Unico calice. Proviamo ad essere quello che diceva Padre Pio: Vivai di Fede e Focolari d'Amore nei quali il Signore è presente nell'Agape Eucaristica e come ripeteva Padre Pio mi esorto e vi esorto ad amare la Madonna ed a recitare quotidianamente il Rosario, "la famiglia che prega unita, resta unita".

Pace e Bene a tutti voi, alle vostre famiglie e specialmente a chi non crede perché non si rende conto di quanto Dio lo ami, e riportando la frase di Padre Pio che si augurava che i Gruppi di Preghiera siano fari di luce e d'amore nel mondo, estendo quest'augurio a tutti noi qui presenti e alle vostre famiglie: poniamo la preghiera alla base della nostra vita cristiana, preghiera con la Chiesa, per la Chiesa e nella Chiesa.
Termino questa breve presentazione e, in nome del Gruppo di Preghiera di Padre Pio d'Orvieto Santuario Mariano Madonna della Cava, vi saluto fraternamente recitando le parole che ci scambiamo durante la Santa Messa: la Pace sia con Te, la Pace sia con Voi, la Pace sia dentro di Noi.


1 marzo
Le iniziative per Padre Giovanni Scanavino


mercoledì 2 marzo alle 21 veglia di preghiera alla Chiesa della Madonna della Cava


venerdì 4 marzo alle 18,45 fiaccolata da Sant'Andrea al Duomo


9 marzo
Grazie Padre Giovanni!!!


riportiamo la lettera di ringraziamento al Vescovo per aver donato alla Chiesa della Cava una sua mitria e la croce con la reliquia del legno della Croce di Cristo



Al Rev.mo P. Giovanni Scanavino
Orvieto, 9 marzo 2001

Carissimo Padre Giovanni,
abbiamo ricevuto i suoi preziosi doni e le assicuriamo che ci sono cari e faranno onore alla nostra Madonnina della Cava.
Ci serviranno non solo per ricordarla ma anche per pregare per lei che adesso ringraziamo di cuore.


Don Enrico Bartoccini, l'Abate Gilberto
e tutti i Cavajoli


23 maggio
Madonna della Cava - Cavajoli in festa 2011


Ritorna, nel cuore del quartiere medievale, la tradizionale festa della Madonna della Cava: la piccola ma vivace comunità cavajola si animerà attorno all’appuntamento irrinunciabile dell’ultimo fine settimana di maggio, aprendo le porte a chiunque voglia aggregarsi all’allegra comitiva.
Dopo la sperimentazione dello scorso anno, verrà riproposta una sorta di scampagnata “dentro le mura”, a ricordare come in fondo la Cava sia da sempre una terra di confine tra città e campagna: una merenda-cena in Piazza Malocrini a base di fave, pecorino, affettati e focacce annaffiate dall’ottimo vino di Orvieto.

E non mancherà la tradizionale porchetta offerta come ogni anno degli artigiani locali, così come le due irrinunciabili serate da ballo e la lotteria con i premi moderni e di una volta.

Naturalmente il clou della festa sarà costituito dalla processione della domenica pomeriggio, quando la statua della Madonna della Cava sfilerà per le vie del quartiere per rientrare nel piccolo santuario cavajolo che da qualche settimana fa bella mostra della facciata consolidata e ridipinta a cura della Associazione Culturale «La Cava e i Cavajoli» che ogni anno contribuisce ai numerosi lavori di restauro della piccola chiesa.

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30 maggio
Cavajoli in festa 2011 - resoconto


La festa della Madonna della Cava edizione 2011 chiude con un resoconto positivo, data l’affluenza di pubblico -nonostante le numerose feste in contemporanea- e l’inaspettato gradimento per la merenda in piazza. L’entusiasmo è stato così gradito dai Cavajoli che la oramai tradizionale “spaghettata di mezzanotte” della domenica ha visto anche un “bis preventivo” il sabato sera.
Molto sentite, ovviamente, anche le celebrazioni religiose, dall’adorazione eucaristica del sabato sera alla concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo GiovanniMarra, per concludersi con la tradizionale processione per le vie del quartiere scandita dalle note della banda cittadina e dai botti dei mortaretti che hanno visto la collaborazione di Giandomenico Cignelli.
Confermato come sempre, e forse più di sempre, il fatto che quella della Cava è la festa dei Cavajoli, dove chi può fare qualcosa la fa per la sola voglia di esserci. Ovviamente con le braccia spalancate a chiunque abbia voluto unirsi al clima di festa.
Soddisfatta di come si sia riusciti a sormontare le piccole e grandi difficoltà organizzative, l'Associazione Culturale “La Cava e i Cavajoli” intende ringraziare quanti si sono adoperati a più livelli e in più modi per la riuscita della festa, a partire portatori della statua per arrivare alla stampa a tutti i volontari, dalle mamme dei piccoli angioletti a quanti, privati cittadini e istituzioni, hanno esposto gli stendardi per il passaggio della processione, dai carabinieri in alta uniforme al personale del Comune (il sindaco ha presenziato alla processione di domenica), dai fedeli e devoti all’insuperabile Don Enrico, con un pensiero molto particolare a tutti i residenti della zona di Piazza Malcorini, che non solo hanno sopportato musica, rumori, occupazione del parcheggio e allestimento, ma hanno fattivamente collaborato con quello spirito di partecipazione spontanea e fratellanza che in fondo è uno degli scopi della associazione.

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16 luglio
È uscito il libro «Il Pozzo e la Cava - viaggio nel cuore del quartiere medievale di Orvieto»


È uscito da qualche giorno ed è disponibile preso il bookshop e la biglietteria del Pozzo della Cava il nuovo libro «Il Pozzo e la Cava», dal sottotitolo “viaggio nel cuore del quartiere medievale di Orvieto”. Testi di Marco Sciarra – Quatrini editore.
Lo spirito del libro, che va oltre la semplice guida per affrontare, attraverso gli stimoli dati dalla Cava, secoli e secoli di “orvietanità”, è ben spiegato nell’introduzione, che riportiamo qui di seguito:
«La rupe di Orvieto custodisce scenari magici, dove uomo e natura trovano ogni giorno la loro mutevole armonia attraverso una simbiosi che va avanti da secoli.
Sono ambienti in cui è possibile trascorre lo spazio e muoversi nel tempo; si tratta quasi sempre di luoghi non comuni, spesso poco conosciuti e forse proprio per questo più autentici e vivi.
Questa guida, partendo dai numerosi ritrovamenti dei sotterranei del Pozzo della Cava, vi condurrà alla scoperta del più antico rione di Orvieto e proverà ad andare oltre: nello spazio, suggerendovi percorsi inusuali dentro la città e fuori; nel tempo, raccontandovi episodi storici e leggende degli orvietani degli ultimi ventotto secoli; nell’anima, invitandovi a scoprire le tradizioni e il vissuto di un popolo, in un continuo intreccio tra ieri e oggi, tra nobile e plebeo, tra sopra e sotto terra.
I capitoli sono organizzati secondo schede tematiche, ognuna con una trattazione storico-descrittiva “classica” affiancata da un riquadro contenente un approfondimento, una curiosità o una digressione, con lo scopo dichiarato di stimolarvi a costruire il vostro personale viaggio alla scoperta di un territorio da godere con tutti i cinque sensi».
Il volume, che ripercorre anche le fasi di scoperta dei numerosi ritrovamenti delle grotte del Pozzo della Cava e della riapertura del vicinissimo santuario della Madonna della Cava, non è che il primo di una nuova collana, che si chiama appunto «Orvietanità» e che vedrà nei prossimi mesi l’uscita di un libro di testimonianze sulla Chiesa della Madonna della Cava.





I comunicati stampa delle iniziative del Pozzo della Cava sono disponibili al sito www.pozzodellacava.it/press